Piante come compagne di vita
L’introduzione a questo articolo del blog sarà un racconto molto personale. Comincia più di dieci anni fa, pochi mesi dopo l’inizio della convivenza con il mio allora compagno, oggi marito. Un’associazione benefica che stava vendendo piante per raccogliere fondi, entrò nel negozio di mia suocera. Lei pensò di prendere un piccolo Ficus Benjamin, e regalarlo a noi per la nostra nuova casetta in affitto. Il regalo fu molto gradito.
Prese posto sul mio terrazzino. Fu la prima pianta cui dedicai cure e attenzioni. Con noi fin da subito, anche prima della nostra gattina che sarebbe arrivata qualche mese dopo, la consideravo un po’ un membro della famiglia. Ed è stata la cavia di tutti i miei esperimenti, di tutte le mie prima volte…prima pianta svasata, a cui trovare una posizione per l’inverno, la prima potatura, e così via. Poi è diventata la prima pianta in cui Penny, la gatta, ha fatto dei pisoli. È stata contornata da altre compagne verdi, ha traslocato nella nostra seconda casa, ha visto arrivare Rebecca, l’altra gattina, che al farci pisoli preferiva scavarne la terra. È cresciuta con la mia famiglia.
Fino a quando, un inverno l’ho lasciata sul terrazzo, in una nuova serra e in una nuova posizione. Una combinazione di errori che l’hanno portata a perdere foglie e far seccare buona parte dei rami. Temevo di non riuscire a recuperarla. In quello stesso inverno, una serie di problemi di salute mi hanno portato in uno nei momenti fisicamente e mentalmente più duri di sempre.
Io e la mia cara pianta di ficus eravamo entrambe acciaccate e bisognose di cure.
Non potendo restare sola ed occuparmi della casa, una persona ha cominciato ad aiutarmi. Casualmente questa signora aveva avuto in passato un negozio di fiori e piante. Quando ha visto il ficus l’ha esaminato, ha fatto una piccola incisione sul tronco e mi ha fatto vedere che era verde sotto la corteccia, era vivo. Ma c’era bisogno di una potatura importante perché potesse riprendersi.
Così io e il mio ficus, ormai tornato quasi alle dimensioni che aveva quando mi era stato regalato, abbiamo ricominciato insieme, un po’ alla volta. Mi era stato compagno anche nella sventura. E la persona entrata nella mia vita per prendersi cura di me ha aiutato entrambe.
Ora è sano ed è ricresciuto molto, come io mi sono ripresa e ho cominciato tanti nuovi progetti. Ma vedere che ancora non è grande come è stato in passato, mi fa pensare che anche per me ci sono ancora tante opportunità di crescere!
Come capirete, quindi, i consigli pratici che verranno di seguito non saranno solo quelli di un’interior designer che vede le piante come un elemento di arredo. Ma quelli di chi ha un Ficus Benjamin come amico e coinquilino, e vuole che stia al meglio nella sua casa, durante tutte le stagioni.
Come ospitare le piante nella nostra casa
Estate e inverno
La primavera, con l’arrivo dei primi tepori, ci fa riscoprire i nostri spazi all’aperto. E con la voglia di renderli più belli arriva anche quella di acquistare nuove piante. Ma pensando a quali e quante piante acquistare, non dovremmo tenere conto solo del momento in cui, se abbiamo la fortuna di averne, la casa si allarga a nuovi ambienti esterni. Se vogliamo far nostre piante che resistono anche alla stagione invernale ma non al freddo esterno, cerchiamo di capire se potremo poi ospitarle in uno spazio adeguato anche durante l’inverno. Lasciarle soffrire e morire di freddo sarebbe un vero peccato.
Gli spazi più adatti
Vediamo quindi quali spazi interni alle nostre abitazioni possono essere i più adatti ad ospitare le nostre piante durante tutto l’anno. Sembra banale dirlo, ma per esperienza lo ritengo necessario: una pianta ha bisogno di luce! Se passiamo gran parte del giorno fuori casa, soprattutto le poche ore di luce dei mesi freddi e, per la nostra sicurezza, teniamo persine chiuse o tapparelle abbassate, la nostra pianta non avrà vita facile. Pensiamo quindi da subito alle stanze dove potrà prendere luce, senza essere troppo vicino a fonti di calore dirette, come i termosifoni. Grandi alleati possono essere gli spazi chiusi ma non riscaldati che le abitazioni possono avere: verande in giardino o sul balcone, vani scale, lavanderie (anche se sarebbe un peccato nasconderle alla vista in spazi di servizio). Personalmente amo moltissimo i pianerottoli condominiali che in inverno trovano un nuovo volto con le piante, di ritorno dalla trasferta estiva sui terrazzi. In questo caso però dovete leggere il vostro regolamento condominiale per vedere se lo consente, e chiedere il permesso dei vostri vicini. Per fortuna i miei, la pensano come me!
Gli angoli nascosti
Se non potete usufruire di pianerottoli o altri spazi accessori, restano comunque le nostre stanze di uso più quotidiano, che nascondono angoli ai quali magari non abbiamo ancora pensato per accogliere le nostre compagne di vita vegetali. Vuoti ai lati dei divani, zone morte che posso crearsi tra mobili e muri, spazio inutilizzato sotto i tavolini, gli spazi alti delle librerie e sopra le cucine (adatti soprattutto per le piante che richiedono meno acqua, cosa comune a molte specie durante la stagione invernale). Questi spazi possono risultare estremamente valorizzati dall’aggiunta di piante. Gioca con i tuoi angoli inutilizzati e i tuoi vasi e sono certa che scoprirai molte potenzialità ancora inespresse dei tuoi spazi.
La stagionalità di spazi e piante
In quanto esseri viventi le nostre piante possono, con le loro necessità, aiutarci a tenere vive le stanze. Per far loro posto in certi mesi possiamo addirittura pensare di fare piccoli cambiamenti ai mobili più piccoli, o anche più semplicemente alla disposizione di libri e accessori sulle nostre mensole. Può sembrare poco pratico o una perdita di tempo, ma rimettere in discussione stagionalmente alcuni elementi della nostra abitazione, ci aiuta a tenerla viva, più aderente alla nostra quotidianità, alle nostre necessità e abitudini in continuo mutamento e ad evitare di accumulare oggetti, riviste ed ogni tipo di elemento magari non più utile. Sostituiamo l’energia negativa di oggetti inutilizzati con quella viva di piante e fiori.
Balconi vivi tutto l’anno
Certo è un peccato anche abbandonare e rendere disadorno il nostro balcone per l’intera stagione invernale. Quando acquistate le vostre piante non esitate a chiedere consigli al vostro fiorista di fiducia o alla vostra dirimpettaia con un terrazzo sempre fiorito, per sapere quali piante possono vivere all’esterno tutto l’anno, a seconda della rigidità degli inverni del luogo dove vivete. Esistono poi vari accorgimenti come tessuti appositi per coprirle, piccole serre (mi raccomando non plastificate, non faranno respirare le vostre piante) per creare all’esterno un ambiante confortevole e adatto a superare i mesi freddi, e non trascurare i nostri outdoor per mesi.
Energia in circolo
Come ho detto nell’introduzione, la mia prima pianta è stata un dono. Le piante restano tutt’ora uno dei regali che ricevo con più gioia. Trovo questo particolare tipo presente molto caloroso ma molto intimo. Dobbiamo conoscere la persona e sapere se potrà gradirlo, sentirne l’energia che le si vuole donare, e non percepirla come un impegno.
Ma un altro genere di scambio di piante mi piace ancora di più. Ci sono specie, come la Sansevieria o l’Aloe, che si riproducono facilmente fino a dovere essere svasate e divise in più vasi. Altre delle quali si creano facilmente talee da rinvasare. Quindi anche un rametto spezzato per caso può essere messo in acqua perché crescano nuove radici, e poi rinvasato per dare vita ad una nuova pianta. Ricevere e donare queste piante che provengono dal moltiplicarsi di altri giardini, è una forma di condivisione e di messa in circolo dell’energia vitale che le piante emanano, che amo particolarmente.
Cosa ne dici? Ti ho convinto a condividere la tua casa con nuove piante?
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